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Tag: archeologia

  • Quando è vissuto Isaia?

    Quando è vissuto Isaia?

    Data di riferimento: 701 a.C.

    Popoli: Assiria, Egitto, Giuda

    Profeti/Profetesse: Osea, Michea, Isaia, moglie di Isaia

    Reperti importanti:

    Altre risorse utili: Difesa dell’unità di Isaia (E. J. Young)

    Sintesi:

    L’assalto al regno di Giuda da parte di Sennacherib è un evento di grande importanza nel racconto biblico. Il momento memorabile è senz’altro la disfatta dell’esercito assiro dopo la notte disastrosa in cui “l’angelo del SIGNORE uscì e colpì nell’accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini”. Esistono numerose testimonianze extrabibliche per questo evento. Particolarmente degne di nota sono:

    1. il prisma di Sennacherib in cui il re dell’Assiria stesso racconta giustifica l’assalto, registra il tributo di trenta talenti d’oro e numerosi altri beni inviati da Ezechia e, piuttosto che riconoscere la sconfitta, si vanta di aver lasciato il ribelle Ezechia “come un uccello chiuso in gabbia”;
    2. i bassorilievi del palazzo di Sennacherib, oggi conservati al British Museum, che rappresentano con dettagli strazianti la devastazione di Lachish (una delle principali città fortificate di Giuda);
    3. una delle tavolette della c.d. “cronaca babilonese” che offre una testimonianza esterna della morte di Sennacherib per mano della sua prole;
    4. le rovine di Lachis stessa, che testimoniano l’atroce fine dell’ultimo baluardo che proteggeva la capitale dagli assiri ma anche gli sforzi fatti da Ezechia per estirpare i culti pagani praticati dagli abitanti della città;

    il tunnel che Ezechia fece scavare a Gerusalemme in vista di un probabile assedio (che tuttavia non c’è stato) che insieme alla lapide di un prefetto della casa trovata in una delle tombe scavate nella roccia di fronte a Gerusalemme e al sigillo di Eliachim ricordano quanto le parole conservate nel capitolo 22 di Isaia sono legate a un luogo e a una data precisa e non avrebbero senso se pronunciate altrove o in un momento diverso.

  • Quando è vissuto Geremia?

    Quando è vissuto Geremia?

    Data di riferimento: 586 a.C.

    Popoli: Babilonia, Egitto, Giuda

    Profeti/Profetesse: Culda, Geremia, Ezechiele, Daniele

    Reperti importanti:

    Sintesi:

    Tra le rovine di epoca babilonese a Gerusalemme ci sono abbondanti testimonianze della devastazione subita dalla città per mano di Nabucodonosor e del suo esercito. Ma i veri tesori per lo studioso credente sono i reperti che validano le descrizioni estremamente dettagliate del profeta Geremia. Oggi è dimostrabile, per esempio, che Geremia conosceva i nomi dei vari ministri del re di Giuda perché i sigilli di questi stessi ministri (recanti i loro nomi e i nomi dei loro padri) sono stati trovati tra le rovine della zona amministrativa della città. Ciò dimostra oltre ombra di dubbio ragionevole che il profeta era presente al momento della caduta della città; non sarebbe altrettanto ragionevole, infatti, credere che una persona che non fosse intimamente informata dei fatti avrebbe potuto (o voluto) recuperare così tanti nomi di personaggi minori: anche perché con la caduta della città queste informazioni sarebbero presto state cancellate dalla storia. Ma fissare le profezie di Geremia saldamente nel periodo del secondo tempio ha anche un effetto a catena sulla datazione delle fonti che Geremia cita, o a cui fa riferimento, la legge di Mosè o le profezie di Michea, per esempio. Abbiamo quindi ancora un altro motivo per riconoscere che questi testi sacri erano presenti e conosciuti dagli abitanti di Gerusalemme ben prima dell’esilio – cosa che alcuni critici negano.

  • La Bibbia: storia o fantasia?

    La Bibbia: storia o fantasia?

    Leggendo i nomi di personaggi biblici quali Nabucodonosor, Sennacherib, Tirhaka, ecc. si ha l’impressione di sfogliare un testo nato dalla fantasia di qualche scrittore anonimo. Eppure basterebbe un tour dei principali musei internazionali per capire che questi nomi appartengono a persone reali.

    L’invasione assira, il re di Giuda e la fortezza di Lachish…
    Reperti recanti i nomi di Nabucodonosor (sopra) e di suo figlio Amil-Marduk (sotto)

    Ezechia

    Immagine 1 di 12

    Ricostruzione 3D del sigillo di Ezechia basato sulla bulla scoperta da Eilat Mazar recante l’iscrizione “Di Ezechia figlio di Acaz re di Giuda”

    Lo stesso si può dire delle rovine di città bibliche che emergono dal suolo della terra di Israele. Consideriamo, per esempio, le porte di ingresso monumentali che caratterizzano siti come Gezer, Lachish, o Megiddo. Queste strutture impressionanti seguono tutte un unico schema: una porta di ingresso fiancheggiata da sei ampie camere, tre a destra e tre a sinistra.

    Six-chambered gate at Tel Gezer CC BY SA Ian Scott
    Porta monumentale della biblica Gezer (CC BY-SA 2.0) Ian Scott

    Ma se le città e i loro regnanti appartengono alla realtà e non alla fantasia, che dire dei personaggi minori e degli eventi specifici narrati nelle sacre scritture?

    Anche in questo caso l’archeologia ci è di aiuto. Possiamo prendere ad esempio gli uomini che – stando al libro del profeta Geremia – avrebbero fatto gettare il profeta in una cisterna. La bibbia non ci risparmia i dettagli sul loro conto, sappiamo i loro nomi, i nomi dei loro padri, il loro status presso la corte del re di Gerusalemme e, ovviamente, l’epoca in cui sono vissuti. Si tratta infatti di:

    • Sefatià figlio di Mattàn
    • Ghedalia figlio di Pascùr
    • Iucàl figlio di Selemia
    • Pascùr figlio di Malchia

    Ebbene, proprio dallo strato di distruzione lasciato dall’esercito di Nabucodonosor sono emersi i negativi dei sigilli di due di queste figure minori (Ghedalia e Iucàl) in entrambe i casi i sigilli riportano il nome del padre e del figlio e la loro posizione stratigrafica (epoca babilonese) e topografica (a pochi passi dalla spianata del tempio) rendono certa l’identificazione con gli antagonisti nominati da Geremia. Lo stesso vale per un tale Ghemaria figlio di Safan, che mostrò amicizia al profeta.

    Ricostruzione 3D degli annelli con sigillo di Ghemaria, Iucal e Ghedalia, e altri, basati sulle bullae (cioè le impronte negative dei sigilli) rinvenute a Gerusalemme

    Ma l’utilità dell’archeologia biblica non finisce qui, incontrare la storia non solo rende più tangibile il testo biblico aiuta anche renderlo più comprensibile e più facilmente assimilabile. In somma, continua a scavare c’è molto altro da scoprire!

    1 Sefatia figlio di Mattan, Ghedalia figlio di Pasur, Iucal figlio di Selamia e Pasur figlio di Malchia, udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: 2 “Così parla l’Eterno: ‘Chi rimarrà in questa città morrà di spada, di fame o di peste; ma chi andrà ad arrendersi ai Caldei avrà salva la vita, la vita sarà il suo bottino e vivrà’. 3 Così parla l’Eterno: ‘Questa città sarà certamente data in mano dell’esercito del re di Babilonia, che la prenderà’”. 4 I capi dissero al re: “Quest’uomo sia messo a morte! poiché egli rende fiacche le mani degli uomini di guerra che rimangono in questa città, e le mani di tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi; quest’uomo non cerca il bene, ma il male di questo popolo”. 5 Allora il re Sedechia disse: “Ecco, egli è in mano vostra; poiché il re non può nulla contro di voi”.

    Geremia 38 (Riveduta 2020)